lunedì 21 gennaio 2013

I joystick che fecero la differenza su C64 e Amiga!

Mi ricordo l'introduzione del "switch" come una delle più grandi innovazioni nelle periferiche di gioco degli anni 80.
Aumentava incredibilmente la precisione e la velocità di risposta del joystick!
Abituati alla cloche del C64, lenta, difficile da usare con i giochi particolarmente veloci, l'arrivo degli Albatros segnò un' epoca!
Anche la cloche aveva le sue comodità, eh! I due tasti di fuoco (alcune ne avevano altri sulla base) e la possibilità di mettersi in modalità "autofire" erano grossi aiuti con molti giochi, ma gli spostamenti risultavano sempre imprecisi.
Ecco che, con l'avvento dell'Amiga 500, l'italianissima Alberici s.p.a. se ne esce sul mercato con una serie di joystick come mai si erano visti prima!
Sembrava di impugnare i joystick del cabinato da sala giochi!
Oltre all'incredibile robustezza della scocca, le prestazioni erano affidate ai microswitch all'interno (4 per i movimenti e 2 per i pulsanti di fuoco).
Ne giravano diversi modelli, personalmente ne ho vissuti tre:
quello senza pallina in cima (se non erro fu il primo modello ad uscire)
C'era una spassosissima leggenda metropolitana su "un ragazzo" che giocando a Track'n'field (dove per correre bisognava muovere il più rapidamente possibile la leva a destra e sinistra), si buco' la mano da palmo a dorso...ecco...si....







Fu poi il turno del modello con la pallina rossa piccola in cima. Bruttino, ma più comodo del predecessore!



Per poi giungere alla perfezione, l'Albatros con la pallina nera. Un joystick di una comodità sconvolgente!





Ultimo, ma non meno importante, fu il QuickShot (stessa casa che produceva le cloche), stavolta niente switch, ma tanto, tanto stile!
Buona precisione, la vera "innovazione" fu che i due tasti avevano effettivamente due funzioni diverse, al contrario dei joystick citati prima, eredi della tradizione Commodore64.

6 commenti:

  1. Uhhhhhhhhh il Maverick, lo usavo col Master System! E le ventose sotto i pad!!! Si potevano togliere a volte e io ne perdevo sempre una! Non due o tutte, una! Comunque considerazione personale: hai notato che quel tipo di plastica non esiste più? Prima ci si facevano molte cose: i pad appunto, ma rivestivano i cruscotti delle auto ad esempio o roba così. Erano armi improprie, se prendevi in mano un pad di quelli e lo tiravi in testa a qualcuno si rompeva il cranio e potevi farti una partita a casa se non ti arrestavano!

    Comunque all'epoca si innovava parecchio anche se i risultati erano dubbi, io ricordo pure le trackball, i primi tappetini o i paddle (anche se questi ultimi più che innovazione erano i precursori dei pad).

    Io sono nato nell'84, ma ho giocato anche ai vari Intellivision ad esempio, grazie a parenti appassionati e amanti di elettronica, poi dall'8 bit in poi ho anche posseduto in prima persona le macchine. Come non ricordare ad esempio la comodità della sfera nera sullìAlbatros che descrivi tu, e dopo ani, i crampi per il pad del Genesis?

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  2. ahahaah, si!!! E' vero! Le ventose si staccavano sempre, era un delirio tenerli fermi quei joystick!

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  3. vorrei precisare i nomi dei joystick albatros: albatros, albatros ball e albatros ball 2 ;) io avevo il ball e anche io fissavo la schermata del mio amiga 500+ affascinato :') mi piaceva il colore del floppy

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  4. Quando gli italiani producevano i migliori joystick domestici al mondo.L'albatros è ormai leggenda.Veniva prodotto dall'italianissima Alberici spa che ancora oggi è in attività.
    Produce gettoniere per slot machine e car wash.

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  5. ma è possibile utilizzare un joystick per C64 con un odierno computer?

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  6. Vorrei segnalare come sia possibile convertire un vecchio joystick (Alberici ovviamente) dotandolo di porta USB per poterlo usare su un PC odierno.

    https://langolodelmicroswitch.blogspot.it/2018/03/alberici-koala-db15-conversione-usb.html

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